Comunicazione politica

La mia campagna elettorale

Nel 2016 sono stata candidata al consiglio comunale con Sinistra x Milano. Il tema che ho scelto per la mia campagna è stato il condominio. Partiva dall’idea che i condomini sono delle città in piccolo, spesso luoghi di conflitto con un enorme potenziale inespresso, da trasformare in luoghi più solidali dove si possono sperimentare nuove forme di welfare e modi creativi di stare insieme.

Marco Mazzei voleva riprendersi i troppi spazi occupati dalle auto per creare una città più vivibile.

Io il condominio e lui una strada più felice.

Ci completavamo e così abbiamo abbiamo unito le idee.

campagna elettorale musacchia mazzei.jpg

Abbiamo realizzato un cartellino di quelli che si appendono dietro le porte per dire “NON DISTURBARE” ma al contrario. Sul nostro c’era scritto “Sei pregato di disturbarmi” e serviva per facilitare la conoscenza fra condòmini. Li abbiamo distribuiti nei condomini di Milano.

sei pregato di disturbarmi musacchia mazzei.jpg

Qui sono con Ernestina dentro l’affissione umana che mi hanno regalato “Da Mario” e Lorenzo a rispondere alla domande dei passanti.

campagna elettorale affissione umana.pngInfine il giorno del silenzio elettorale, in una giornata di pioggia ho composto un poemetto.

campagna silenzio elettorale.jpg

La pioggia sul silenzio elettorale

Taci. Sui profili
fb non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove,
felpate, lontane.

“Bibip”
“E’ il mio?”
“No è il mio, è whatsapp.”

Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove sui volantini
lasciati sulle panchine,
piove sui pini
piove sui mirti
divini.

“Si può avere ancora un goccio di mirto?”

Piove sugli schermi fulgenti
sugli zampilli
di piazza gae aulenti,
piove sui nostri volti
silvani.

“Ehi Silvano carissimo!”

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura di Papiniano.

Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle lucciole
del parco delle cave
non impaura,
neanche il ciel cinerino.

E il ginko biloba
continua a puzzare,
sotto il pianto astrale.

Piove sulle nostre mani
ignude,
sui nostri zaini
leggieri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
l’illuse, che oggi m’illude,
o Giuliano.

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